CAPITOLO 8

La comunicazione

 

La comunicazione è il mezzo attraverso il quale i rapporti umani possono avere luogo. È scambio di idee e pensieri attraverso parole, oggetti o mezzi visivi. È, per molti, avere un contatto, oltre che fisico e mentale, soprattutto spirituale. È anche - nelle coppie che si amano - guardarsi negli occhi, accarezzarsi le mani, darsi attenzioni, ammirarsi. Per essa le società hanno da sempre codificato comportamenti e maniere e adottato costumi per una comunicazione funzionale ed efficace tra i membri come, ad esempio, stringersi la mano, salutarsi quando ci si incontra, ascoltare il nostro interlocutore mentre ci parla.

La comunicazione è per l'uomo talmente importante che una sua cattiva gestione causa immediatamente un deterioramento o degrado dei rapporti interpersonali. È possibile anche azzardare un'affermazione: tutti i problemi tra persone, gruppi e nazioni hanno origine da una scadente e cattiva gestione della comunicazione. Anche in presenza di opinioni e posizioni estremamente diverse, se si comunica con gentilezza e rispetto si possono evitano scontri.

Fondamentalmente abbiamo due modi di comunicare: c'è la buona comunicazione, efficace e costruttiva, e la cattiva comunicazione, improduttiva e causa di scontri e turbamenti.

Ci sono molti modi di comunicare male. Ti è mai capitato di colloquiare con una persona che parla in maniera ossessiva e continuativa senza darti la possibilità di esprimere la tua opinione? Hai mai incontrato un amico che mentre gli parlavi aveva la sua attenzione da tutt'altra parte? E che dire della persona che t'interrompe continuamente mentre cerchi di spiegargli il tuo punto di vista? Se ti sei trovato in queste situazioni sai di cosa sto parlando. embarassed Le persone che comunicano in questo modo lo fanno, in molti casi, senza neanche rendersene conto o ritenendolo del tutto normale e raramente attribuiscono a ciò alcuni dei loro fallimenti relazionali. Non è raro, infatti, far risalire a un calo di affinità tra due partner o tra due persone, il pessimo modo di portare avanti la comunicazione da parte di uno o di entrambi.

Come dimostrano i fatti, una cattiva gestione del modo di parlare con gli altri produce sempre effetti negativi e relazioni infelici. Un esempio lampante è il tipo di comunicazione che adoperiamo durante un scontro verbale: alzare il tono della voce e urlare, accavallando le proprie parole su quelle dell'interlocutore, risulta più una collisione piuttosto che uno scambio costruttivo di idee, circostanza che lascia a tutti sempre l'amaro in bocca.

Come tutte le attività umane, la comunicazione ha un preciso scopo e delle regole proprie. Lo scopo primario del comunicare è: trasferire all'interlocutore l'esatta idea che abbiamo in mente ed è il mezzo con il quale costruiamo e coltiviamo i rapporti con le altre persone.

Questa è la legge più ovvia in quest'ambito:


una cattiva comunicazione crea turbamento
; una buona comunicazione fa sentire bene le persone e crea buone relazioni.

In linea generale - proprio per l'importanza che ha - è sempre consigliabile non comunicare piuttosto che gestire o mandare avanti una comunicazione scadente.

Purtroppo, raramente ci vengono insegnate le semplici regole della comunicazione efficace e non è affatto banale elencarle qui considerato l'elevato numero di persone che con queste hanno molte difficoltà. Nelle coppie, ad esempio, l'incapacità di comunicare o la violazione delle sue regole, è alla base di molte liti, contrasti e incomprensioni. Questo, spesso mette le persone nella condizione di non riuscire ad avere un dialogo normale o a sedersi a tavolino serenamente per chiarire una situazione, perché uno o entrambi i partner fanno un uso distorto della comunicazione e, molte volte, con obiettivi poco costruttivi.

Ecco qui un breve elenco dei motivi che danneggiano una comunicazione tra due o più persone, o cosa impedisce a una comunicazione di essere efficace e di adempiere al suo scopo:

  • non mostrarsi interessato all'interlocutore e a ciò che sta dicendo;
  • interrompere l'interlocutore quando questo non ha ancora terminato di esprimere il suo pensiero;
  • voler dialogare o confrontarsi in un clima teso o agitato;
  • voler prevalere comunicando di più del nostro interlocutore;
  • non rispettare l'interlocutore usando invalidazioni, sarcasmi e offese personali;
  • sminuire l'importanza di ciò che ci sta venendo detto.

Da questo elenco si deducono le regole basilari della buona comunicazione. È assolutamente indispensabile rispettarle se vogliamo creare relazioni felici e costruttive o se desideriamo recuperare un rapporto andato male. Non tener conto della loro importanza e utilità può risultare parecchio deleterio. embarassed

Regola n. 1: mostrati interessato all'interlocutore e a ciò che sta dicendo.
È importante mostrare interesse verso chi parla. È l'elemento che mantiene viva una comunicazione. In mancanza dell'interesse, la comunicazione diventa come una fiammella che tende a spegnersi. Non si è obbligati a comunicare. Così come si ha il diritto a comunicare, si ha anche il diritto a non voler comunicare, è una libera scelta, ma la comunicazione per essere costruttiva ed efficace richiede sempre che sia presente un certo grado d'interesse verso il nostro interlocutore.

Regola n. 2: non interrompere l'interlocutore per dire la tua. Permettigli sempre di esprimere il suo pensiero.
Purtroppo, questa è una delle regole meno rispettate. Ad esempio, è nota la confusione che spesso si viene a generare nelle riunioni di condominio dove le persone si interrompono vicendevolmente e parole e voci si accavallano come vediamo spessissimo anche nei dibattiti politici in TV. Anche tra due persone, quando cominciano a interrompersi, la comunicazione inizia a risentirne e l'efficacia delle parole diminuisce. È bene non interrompere mai la persona che sta parlando e nello stesso tempo è auspicabile chiedere che non si venga interrotti mentre esprimiamo il nostro pensiero. Tutte le comunicazioni tendono a esprimere un concetto o un'idea ed è buona regola quindi lasciar parlare l'interlocutore sino a quando non ha terminato. Alcuni conduttori che vediamo in TV, offrono il più bell'esempio di come non si deve gestire una comunicazione: mentre intervistano un ospite, lo interrompono continuamente con domande incalzanti, senza che questo possa esprimere serenamente il suo pensiero. frown

Regola n. 3: evita di dialogare o di confrontarti in un clima teso o agitato.
Un approccio basato sul rispetto della persona e di ciò che ha da dire, è fondamentale per una buona ed efficace comunicazione. Questa, per essere costruttiva e utile, deve avvenire in un clima di tranquillo confronto. Se si è in preda alla rabbia o il nostro interlocutore è agitato o fuori di sé, meglio rinviare la discussione. Anche se l'atmosfera si surriscalda durante la conversazione e non si riesce a riportare la calma, meglio interrompere e riprendere in un secondo momento. Fare il contrario vuol dire cacciarsi nei guai. Evita, dunque, di dialogare o di confrontarti in un clima teso o agitato.

Regola n. 4: mantieni un equilibrio tra comunicazione in entrata e comunicazione in uscita.
Mantenere un equilibrio tra comunicazione in entrata (quando si ascolta) e in uscita (quando si parla) è indispensabile. Questa è la migliore condizione per gestire una comunicazione efficace e costruttiva. Mentre si parla con una persona, ognuno a turno esprime il suo pensiero e ascolta quello dell'altro, vicendevolmente, con equilibrio. Parlare in maniera eccessiva e prolissa, tende a sopraffare l'interlocutore e ad abbassare il suo interesse. Non è necessario usare una clessidra o cronometrare il tempo smile, e non è difficile comprendere che quando si comunica è importante esprimere a turno il proprio punto di vista. La condizione ottimale, quando si parla con una persona, è quella di mantenere un certo equilibrio tra comunicazione uscente ed entrante.

Regola n. 5: rispetta sempre l'interlocutore ed evita invalidazioni, sarcasmi e offese personali.
Anche se non si è sempre d'accordo con ciò che ci viene detto, questo non giustifica la mancanza di rispetto. Invalidare il nostro interlocutore, essere sarcastici o cercare di offenderlo riduce sensibilmente (e spesso gravemente) l'affinità tra le persone. È sempre possibile far sapere che non si è d'accordo con quanto viene detto senza dover ricorrere a frasi del tipo “Non hai capito nulla”, “Stai dicendo solo cavolate”, “Non sei all'altezza di questi discorsi”, ecc. Una sana ed efficace comunicazione richiede rispetto e questo viene a mancare quando ci si lascia andare a frasi che, più che comunicare, tendono a voler offendere la persona con cui stiamo parlando.

Regola n. 6: non sminuire mai l'importanza di ciò che ti viene detto.
Ciò che il nostro interlocutore ci sta dicendo può non essere per noi importante o interessante, ma nella comunicazione è più costruttivo cercare di far comprendere il nostro pensiero che utilizzare tempo e parole nel tentativo di sminuire ciò che gli altri ci dicono. Benché per alcune persone denigrare e invalidare le idee e le opinioni degli altri sia una routine, non c'è veramente nulla da guadagnare in questo tipo di atteggiamento e la comunicazione ne risente notevolmente.


Ci sono molte altre regole, ma queste sono le principali.

Purtroppo, in molte coppie la loro violazione è all'ordine del giorno, la “normalità”. Sebbene in molti casi non sono la causa e l'origine dei problemi gravi tra partner, sicuramente il mancato rispetto di queste semplici regole non favorisce una relazione serena e costruttiva.

Anche se comunicare ci crea a volte dei problemi, rimane pur sempre una delle attività fondamentali del vivere al pari, in termini di importanza, dell'attività del mangiare e del respirare. Prova a pensare come sarebbe la vita senza la comunicazione. Impossibile immaginarla! Per questo motivo, migliorare il nostro modo di comunicare equivale a migliorare i rapporti con gli altri e con il nostro partner. smile Un piccolo sforzo in questo senso è quanto mai doveroso.

La comunicazione è uno strumento importante nelle relazioni umane: se usata bene può dare molte soddisfazioni, se usata male dà risulti molto deludenti. smile

 

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